Epson: non più laser dal 2026…

… E lancia una nuova gamma di stampanti ink-jet da ufficio per la fascia media 40/60 pagine al minuto. Novità che confermano il percorso verso l’obiettivo della riduzione del 90% degli impatti ambientali al 2050.

“Oggi tutti parlano di sostenibilità, ma per essere credibili bisogna dimostrare coerenza con la propria storia”. Così Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia durante il lancio della nuova gamma di stampanti da ufficio WorkForce Enterprise AM-C: “Epson fin dalla sua nascita nel 1942, quando ha iniziato come produttore di orologi, si è posta il tema del controllo dell’inquinamento delle proprie produzioni e nel 2008 il nostro presidente ha dato l’obiettivo della riduzione del 90% del nostro impatto ambientale entro il 2050 e passo dopo passo, anche con gli annunci di oggi, andiamo in questa direzione”.

Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia


La prima novità è l’annuncio a livello mondiale che Epson entro il 2026 uscirà totalmente dal mercato delle stampanti laser, mantenendo comunque attivi tutti i contratti di assistenza e ricambi fino a che ci sarà mercato, per connotare la sua produzione come 100% ink-jet a freddo, ossia la tecnologia proprietaria del costruttore che riduce rispetto alle laser i consumi di energia mediamente del 65% a seconda del modello (ma in alcuni casi anche del 90%) e l’impatto dei materiali di consumo di oltre il 70%. Una scelta di consapevolezza che anche il mercato italiano sembra abbracciare: guardando alle previsioni 2022 di IDC, in un mercato in calo dovrebbe aumentare del 10% il segmento delle business ink-jet la cui quota generale oggi al 22% dovrebbe crescere al 28% nel 2026.

Una nuova gamma per la fascia media

Da queste considerazioni l’annuncio della nuova gamma A3 a colori WorkForce Enterprise AM-C con tre configurazioni da 40, 50 e 60 pagine al minuto. Un segmento che fino a oggi non era stato coperto da Epson che offriva sistemi fino a 25 ppm e sopra i 61. “Si tratta di un segmento ricco che in Italia rappresenta circa 22.000 dispositivi venduti ogni anno”, dichiara Luca Motta head of sales Office Print di Epson Italia.

Luca Motta, head of sales Office Print di Epson Italia


Molte le innovazioni apportate: riduzione degli ingombri del 18% e del peso del 33%. Nuove cartucce d’inchiostro che assicurano produzione di 50.000 pagine in bianco e nero o 31.000 a colori (generalmente i toner laser variano da 10.000 a 20.000 pagine). Introduzione di un ‘maintenance box’ per la raccolta degli inchiostri di scarto (ad acqua da molto tempo), e nuovo sistema per il mantenimento umido della testina anche quando non lavora che riduce del 27% i cicli di pulizia della stessa. “Grazie anche alla spinta del nuovo Optimization Report che realizziamo per tutte le aziende che scelgono la via della sostenibilità, con il quale analizziamo la base installata anche di stampanti di altri vendor, pensiamo di avere le carte in regola per conquistare delle solide quote di mercato”, afferma Motta, che conclude: “L’obiettivo in Italia per questa fascia è il 20% entro il 2026”.


Ruggero Vota

Con una solida formazione informatica e dopo un’esperienza triennale in software house, nel 1986 inizia l’attività giornalistica su riviste del settore ICT, mensili e settimanali. Dal 2012 è Caporedattore delle riviste ICT di Soi...

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