Veeam è sempre più ‘data freedom’

Presentata una nuova opzione di offerta as-a-service che affianca quella più tradizionale, insieme all’evoluzione dei programmi per i partner. Senza dimenticare security e recovery.

“Le aziende stanno modificando le modalità di gestione del business. Si assiste a una esplosione esponenziale dei dati che vanno protetti e trattati in modo opportuno. Nel frattempo prosegue lo sviluppo del cloud seguendo modelli ibridi e multi cloud. Il che rende le attività più complesse per i responsabili IT sul fronte gestione e protezione del dato. E infine gli attacchi informatici stanno ponendo ulteriori sfide alle organizzazioni IT.” Ad affermarlo in un recente incontro stampa è stato Stefano Cancian, Country Manager Italy di Veeam. Incontro nel corso del quale sono stati  presentati alcun dati del Veeam Data Protection Trends Report 2024.

Stefano Cancian, Country Manager Italy di Veeam

“Il 76% delle aziende ha dichiarato di aver subito almeno un attacco informatico negli ultimi 12 mesi. Ecco che la domanda è quanto si è pronti ad affrontare la situazione nel momento in cui emergono queste criticità. Il 67% sostiene di avere già adottato una soluzione di backup in ambiente hybrid cloud ma l’informazione più significativa è che il 32% afferma di essere in grado di ripristinare il dato in meno di una settimana a seguito di un piccolo attacco, crisi o guasto”, ha proseguito Cancian,

Altri elementi condivisi: gli attacchi informatici sono la prima causa dell’interruzione dei servizi IT e questo anche in Italia. E rappresentano un limite alla digital transformation. Nel contempo i budget IT delle aziende stanno aumentando mentre il mercato richiede sempre di più l’integrazione di soluzioni di data protection e sicurezza IT. E infine, nell’ottica dell’application transformation, molte realtà si rendono conto di essere a un buon punto ma nel contempo non hanno una soluzione per la protezione e gestione degli ambienti containerizzati.

In tale contesto la risposta di Veeam si focalizza su un messaggio di resilienza radicale. “Parliamo di una soluzione moderna non solo per affrontare la crisi in un momento di attacco bensì per sfruttare la resilienza  come elemento di differenziazione e vantaggio competitivo”, ha aggiunto Cancian. Lo sviluppo della offerta si basa di fatto su data security (ricercare le minacce, garantire l’immutabilità del dato e la sicurezza degli accessi); data recovery (garantire attività di recovery veloci, rapide, puntuali e precise. Con la possibilità di gestire e orchestrare i relativi processi. Due elementi per rispondere alle esigenze delle aziende che chiedono una maggiore rapidità di ripartenza ma anche di evitare ‘ricadute’.)  “Abbiamo casi organizzazioni che adottando le nostre soluzioni hanno moltiplicato per cinque la velocità di recovery”, ha sottolineato in tal senso Cancian.

E infine, la data freedom, che significa lasciare alle aziende la libertà assoluta di collocare il dato dove preferiscono. “Questo offrendo la possibilità di coprire la più ampia gamma possibile di workload e affrontando la complessità delle applicazioni cloud native all’interno di container che non sono gestibili facilmente con le soluzioni tradizionali. La nostra è di fatto una tecnologia agnostica che consente più integrazioni oltre a permettere lo spostamento dei dati da un ambiente cloud all’altro.”

La novità as-a-service

Alessio Di Benedetto, Technical Sales Director Southern EMEA di Veeam

Tornando ai dati del report, l’88% degli intervistati ha dichiarato di essere almeno in procinto di adottare soluzioni di backup o disaster recovery as-a-service per la protezione dei propri ambienti. Qui si inserisce il lancio dell’offerta Veeam Data Cloud. Ecco che Alessio Di Benedetto, Technical Sales Director Southern EMEA, ha spiegato che “si tratta di un annuncio che non modifica l’approccio tradizionale della Data Platform per le attività di protezione, monitoraggio, orchestrazione. Ma lo affianca. “È un’offerta as-a-service per rispondere alle richieste del mercato e alle esigenze di gestione di infrastrutture e carichi applicativi in questa modalità. Ad oggi proteggiamo gli ambienti Microsoft 365 ed e Azure con un modello a servizio tutto incluso, ma stiamo lavorando anche su sviluppi futuri per AWS e Salesforce.”

Dal punto di vista tecnologico il software alla base resta lo stesso delle altre proposte Veeam, ma viene gestito come infrastruttura elaborativa e di storage direttamente dal vendor.  “Di fatto amplifichiamo ancora di più il concetto di data freedom che adesso include opzioni on premise, tramite service provider (esempio, gli MSSP), oppure su piattaforma a servizio. Mantenendo inalterati i principi di data security e data recovery richiesti dai clienti.” A questo si affianca anche l’annuncio di una partnership strategica quinquennale con Microsoft finalizzata all’innovazione nell’ambito di nuove soluzioni di protezione, integrando la famiglia di prodotti Veeam e i servizi Copilot e AI di Microsoft.

La strategia con e per i partner

Elena Bonvicino, Manager of Channel, Italy di Veeam

Sul mercato Veeam opera tramite alleanze e partnership. “I partner nel mondo sono oggi 35mila tra GSI, reseller, service provider. E il nostro è un modello al 100% indiretto”, ha sottolineato Cancian a cui ha fatto eco Elena Bonvicino, Manager of Channel, Italy. “Siamo anche Channel first e la cosa migliore per lavorare bene con i partner è ascoltarli per far sì che la relazione sia di successo per entrambe le parti. Ecco che ogni anno rivediamo il programma di canale, e quest’anno abbiamo compiuto un passo ulteriore. Parliamo di ProPartner Newtork e di una struttura worldwide per dare a tutti le stesse condizioni e opportunità. Allargando la disponibilità di alcune opzioni e vantaggi, come la protezione dei prezzi per gli incumbent. Da non dimenticare infine il tema della formazione, proponendo nuovi moduli per lo sviluppo di competenze su ambiti specifici.”


Paolo Morati

Giornalista professionista, dal 1997 si occupa dell’evoluzione delle tecnologie ICT destinate al mondo delle imprese e di quei trend e sviluppi infrastrutturali e applicativi che impattano sulla trasformazione di modelli e processi di business, e sull'esperienza di utenti e clien...

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