Minacce AI, per 2 aziende europee su 3 sono la principale sfida cyber
Per la difesa da queste minacce, oltre la metà indica complessità tecnologica e mancanza di interoperabilità come le criticità più grandi, spiega una ricerca di Palo Alto Networks

Due terzi (66%) delle aziende europee considerano le minacce basate su AI come il più grande rischio cyber nel 2025. Per quanto riguarda la difesa da queste minacce, oltre la metà degli intervistati (55%) indica complessità tecnologica e mancanza di interoperabilità come le sfide più significative per la definizione di una postura di sicurezza avanzata.
A livello di settore, i servizi finanziari (compresi quelli assicurativi) e quelli professionali (compresi quelli scientifici e tecnici) si distinguono come quelli messi più a rischio dall’attuale panorama delle minacce.
Sono i principali risultati di una ricerca condotta da Vitreous World per Palo Alto Networks, l’indagine raccoglie i contributi di dirigenti e professionisti senior della sicurezza in Europa. Tra i principali settori presi in esame vi sono IT e comunicazioni, servizi professionali, scientifici e tecnici, manufatturiero, servizi finanziari e assicurativi, nonché commercio all’ingrosso, al dettaglio e riparazione di autoveicoli.
Dopo complessità tecnologica e mancanza di interoperabilità, il principale ostacolo allo sviluppo di un solido framework di sicurezza è la gestione di un numero eccessivo di fornitori e strumenti di protezione, citato da oltre un terzo (35%) degli intervistati.
Ulteriori risultati significativi della ricerca:
Nonostante la consapevolezza della crescente importanza di rischi legati all’AI, permane una diffusa fiducia nelle difese attuali: il 94% degli intervistati dichiara di fidarsi della sicurezza delle applicazioni AI utilizzate nelle proprie attività. Tra i settori analizzati, il manifatturiero è quello che indica la maggiore fiducia (98%).
In risposta ai rischi legati all’AI, le aziende europee la stanno incorporando sempre più nelle loro strategie di sicurezza, con oltre 8 intervistati su 10 (83%) fiduciosi di utilizzare la tecnologia al massimo del suo potenziale. Il settore del commercio all’ingrosso, al dettaglio e riparazione di autoveicoli è il più fiducioso (88%) in questa categoria.
La frammentazione tecnologica continua a essere un ostacolo alla realizzazione di posture di cybersecurity efficaci in Europa: il 50% degli intervistati concorda sul fatto che soluzioni frammentate limitino la loro capacità di affrontare le minacce e trasformare la loro sicurezza. In questo caso, il settore più pesantemente colpito (61%) è quello dei servizi professionali.
Le conseguenze della frammentazione tecnologica sono diventate ancora più estese da un punto di vista operativo, con inefficienze dei costi tra cui l’aumento delle spese di formazione (45%) e di approvvigionamento (44%). Gli intervistati nel settore dei servizi professionali hanno segnalato più frequentemente (55%) l’incremento dei costi di formazione.
La frammentazione ha anche un impatto sulle risorse umane, soprattutto attraverso l’aumento dei carichi di lavoro per gli operatori della sicurezza (47%) e dei livelli di turnover del personale (39%). I servizi finanziari stanno vivendo il maggiore impatto dell’incremento dei carichi di lavoro (57%), quelli professionali i più alti livelli di turnover del personale (45%).
Alla luce delle significative inefficienze dei costi e della scarsa interoperabilità derivanti dalla frammentazione, la semplificazione e l’integrazione degli stack tecnologici sono una priorità per il 90% delle organizzazioni europee per quest’anno, con i settori del commercio e dei servizi finanziari che dimostrano la maggiore urgenza (97%).
Sebbene il 90% delle organizzazioni europee si dichiari aperto a un approccio alla sicurezza basato su piattaforma, solo il 40% ha consolidato – completamente o in maggior parte – le proprie soluzioni di cybersecurity su piattaforme di sicurezza. Ciò rivela una grande discrepanza tra le intenzioni e le azioni verso la protezione cyber.
“È evidente che l’emergere di minacce basate su AI abbia condotto a un significativo aumento delle preoccupazioni per le organizzazioni europee; tuttavia, in molte stanno lottando per definire strategie di sicurezza efficaci ed efficienti per combattere questo rischio crescente,” afferma Thierry Karsenti, VP EMEA & LATAM Systems Engineering di Palo Alto Networks. “Alla luce di ciò, stiamo assistendo a una forte transizione verso la platformization, che sta consentendo alle aziende non solo di rimuovere la complessità non necessaria, ma anche stabilire difese più forti rispetto a minacce in rapida evoluzione”.