Il programma Microsoft AI L.A.B. entra nel vivo

L’obiettivo è supportare il sistema Paese a cogliere tutto il potenziale insito nell’intelligenza artificiale generativa.

Intelligenza artificiale sì o no? È un quesito dibattuto oggi a tutti i livelli – economici, sociali, etici e politici – soprattutto dopo il lancio, nel novembre del 2022, di Chat GPT, che ha dato il via all’era dell’intelligenza artificiale generativa. Di fatto si tratta di un nuovo paradigma che si riferisce all’utilizzo di tecniche avanzate di machine learning che generano risultati e output che non sono semplicemente una analisi dei dati ma presentano qualche cosa di nuovo e originale sotto forma di testo, immagini, video, audio, codice e altro.

Una risposta a questo dilemma ha provato a darla lo studio “AI 4 Italy: Impatti e prospettive dell’Intelligenza Artificiale Generativa per l’Italia e il Made in Italy”, elaborato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia. Lo studio evidenzia come, a pochi mesi dalla sua introduzione, l’AI di nuova generazione stia trasformando il panorama competitivo globale, aprendo nuovi scenari di crescita economica e sviluppo sociale. Entrando nel dettaglio, la ricerca calcola che in Italia un’adozione pervasiva dell’AI generativa può produrre, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL del nostro Paese. A parità invece di ricchezza prodotta, l’uso di strumenti di AI generativa possono liberare un totale di 5,4 miliardi di ore, da dedicare ad attività più strategiche. I vantaggi dell’AI generativa sono trasversali a tutti i settori: attualmente, il settore finanziario, manifatturiero e sanitario sono i mercati più maturi. I processi aziendali che ne stanno traendo maggiori benefici, grazie a una più efficiente gestione di grandi quantità di dati, sono la ricerca e sviluppo, la progettazione / produzione e la gestione della supply chain. Dalla ricerca emerge inoltre come le aziende italiane si stiano già avvicinando a queste tecnologie: una impresa su due ha già provato a utilizzare soluzioni di AI e il 70% di coloro che le hanno testate dichiarano di aver ottenuto vantaggi. Tra i principali ambiti di utilizzo evidenziati: il reperimento di informazioni (55%), l’assistenza virtuale (48%) e l’efficientamento dei processi (47%).

Matteo Mille, chief marketing and operations officer di Microsoft Italia

L’impegno di Microsoft

Microsoft investe sull’intelligenza artificiale da anni, basti pensare che dal 2014 ha depositato oltre 22.000 brevetti in questo ambito. La vera svolta, però, è arrivata grazie alla partnership sempre più stretta che vanta con OpenAI, l’organizzazione che ha lanciato Chat GPT. “Siamo convinti che l’AI generativa rappresenti il futuro: amplificando il lavoro delle persone e delle aziende potrà liberare il nostro tempo da attività a valore ridotto, dando più spazio alla creatività e all’ingegno umano”, ha commentato Matteo Mille, chief marketing and operations officer di Microsoft Italia in occasione della presentazione ufficiale di Microsoft AI L.A.B. (Learn, Adopt, Benefit), una iniziativa sviluppata in collaborazione con l’ecosistema dei partner proprio per promuovere le opportunità offerte ad aziende pubbliche e private, professionisti e studenti dall’intelligenza artificiale generativa.

Un programma ambizioso

Il programma AI L.A.B. di Microsoft consentirà alle aziende di avviare un percorso di valutazione, sviluppo congiunto, implementazione delle migliori soluzioni di AI generativa e formazione per accrescere il loro vantaggio competitivo. Attraverso consulenza personalizzata, attività di assesment e implementazione di tecnologie avanzate, le organizzazioni pubbliche e private di qualsiasi settore e dimensione possono approfondire le proprie conoscenze in ambito AI, individuare gli scenari di applicazione e sviluppare una roadmap di adozione responsabile con benefici tangibili in termini di crescita e produttività.

Fondamentale in questo percorso, il ruolo dell’ecosistema dei partner, che insieme a Microsoft accompagnano le aziende in tutte le fasi del programma. Accenture, AGIC Group, Almaviva, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolu, Jakala, MESA, Porini/DGS, PWC, Reply, Prometeia e Trueblue hanno già aderito al programma, mettendo a disposizione delle aziende servizi, competenze e risorse dedicate in tutte le fasi dei progetti.

Oltre alla componente tecnologica è necessario un cambio di passo anche in termini di skill, ed è per questo che il programma AI L.A.B. si focalizza anche su percorsi di formazione mirati per professionisti e studenti. In questo ambito sono già state siglate collaborazioni strategiche con ELIS, H-FARM e Talent Garden per guidare i professionisti nell’acquisizione delle competenze tecniche e di business necessarie a governare i nuovi processi abilitati dall’AI.

Attraverso AI L.A.B., professionisti già affermati possono attivare percorsi di aggiornamento e riqualificazione attraverso l’accesso a contenuti sempre aggiornati e all’avanguardia, preparandosi a ricoprire i nuovi incarichi che questa tecnologia porterà sul mercato del lavoro. In ambito università e ricerca, infine, con AI L.A.B. Microsoft Italia si propone di promuovere una stretta collaborazione con gli atenei per creare percorsi dedicati all’AI generativa focalizzati all’applicazione pratica di casi d’uso reali.


Raffaela Citterio

Dopo una esperienza di quasi 10 anni presso una importante agenzia internazionale di relazioni pubbliche in cui si è occupata di ICT e beni di largo consumo sceglie il giornalismo e comincia a collaborare con diverse testate ICT in qualità di free lance. Per Office Automation segue le tecnologie emergenti, in particolare quelle legate all’Intelligenza...

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