Il data center che guarda al futuro

La crescita, i partner, l’offerta e i trend di mercato, dall’hybrid IT all’edge. Nelle parole di Josè Granja e Olav de Bruin la strategia e gli obiettivi di Panduit, nel nostro Paese e non solo.

“Che cosa rappresenta Panduit sul mercato? Una società capace di fornire soluzioni infrastrutturali all’avanguardia per un mondo connesso. Un’azienda che in più di 60 anni è stata in grado di sviluppare e commercializzare prodotti di valore al fine di affrontare e risolvere le continue sfide di clienti e partner. Una multinazionale americana in costante crescita, che fattura oltre un milione di dollari in tutto il mondo forte di un team di professionisti altamente qualificati, oggi composto da più di 5mila persone”. Josè Granja e Olav de Bruin, rispettivamente Senior Business Manager Central South Europe e Director Emea Channel Account & Program Management, descrivono così Panduit: una società di riferimento a livello globale nell’offerta di soluzioni nel campo delle infrastrutture fisiche ed elettriche per data center, automazione industriale e digital building.

Josè Granja, Senior Business Manager Central South Europe di Panduit

La crescita

“Panduit investe ogni anno oltre il 6% del proprio fatturato in Ricerca e Sviluppo, garantendo una presenza capillare nel mondo grazie a 112 sedi operative e a una competenza certificata da oltre 2mila brevetti a livello globale, motivo per cui i clienti continuano a rinnovare la fiducia nei nostri confronti”. Un numero di clienti, quelli descritti da Granja, in continua espansione. “Il 91% delle aziende Fortune 100 ha deciso di affidarsi a noi, così come dieci delle società inserite nella classifica Top 10 di Forbes. Non solo. Nell’ambito del cablaggio e della connettività, BSRIA, società di ricerca e consulenza specializzata nel settore, ha riconosciuto Panduit come la Top 3 al mondo”.

La missione

Forte di questi risultati, Panduit ha l’obiettivo di attestarsi ulteriormente come riferimento a livello mondiale nell’ambito delle soluzioni infrastrutturali. “In linea con questa missione, abbiamo creato business unit focalizzate in specifici ambiti: Data Center, Enterprise, Electrical e Audio Visual – ha proseguito Granja. Parliamo di quattro divisioni specializzate capaci di portare benefici concreti al mercato attraverso lo studio di prodotti e di soluzioni incentrate sempre sui bisogni dei clienti, cui offriamo supporto a livello locale grazie ai nostri partner”.

I partner al centro della strategia

L’ecosistema di partner di Panduit oggi comprende realtà che assicurano al mercato un’importante expertise, quali distributori e system integrator capaci di garantire esperienza e conoscenza approfondita delle peculiarità dei clienti in ogni territorio. “Una rete di sinergie in continua espansione che grazie al nostro programma Panduit One sosteniamo con servizi di supporto e formazione volti a intercettare e indirizzare sempre le tendenze del mercato. L’innovazione in Panduit è il frutto di un mix tra studio del prodotto, competenze interne ed expertise dei partner: questo mix ci consente di presentarci ai clienti come massimi esperti del business infrastrutturale, in tutti i Paesi”.

Olav de Bruin, Director Emea Channel Account & Program Management di Panduit

“Un punto di riferimento per ogni esigenza”

Un approccio, quello descritto da Granja, che caratterizza la strategia di Panduit in primo luogo in ambito data center, “settore in cui operano diversi player che offrono al mercato solo determinate tipologie di prodotti, come soluzioni di cablaggio, cabinet e PDU, ma in modo separato – ha proseguito. Il nostro aspetto differenziante è la capacità di mettere a disposizione dei clienti un portfolio di soluzioni completo e sempre in linea con i nuovi trend di settore, il che rende Panduit un unico punto di riferimento per ogni esigenza. Nelle infrastrutture IT le tecnologie sono collegate tra loro e nel momento in cui un’azienda si affida a molteplici fornitori nella realizzazione di un data center inevitabilmente si scontra con difficoltà di integrazione. Chi sceglie Panduit, invece, sceglie l’innovazione, la qualità e l’affidabilità assicurata da 25 anni di garanzia sui prodotti, oltre che l’esperienza globale di una società storica nel settore, capace di costruire data center in ogni zona del mondo, dalla Spagna al Messico, senza difficoltà”. Un pensiero condiviso da de Bruin: “Panduit è una realtà unica sul mercato: grazie alla sua proprietà privata è libera di realizzare gli investimenti in innovazione nel modo che ritiene più opportuno. Un valore aggiunto fondamentale: in un mondo che cambia e in cui la tecnologia è in costante evoluzione, i nostri clienti affrontano le sfide di domani. Panduit si fa carico di queste sfide e, forte di continui investimenti in R&D e dell’impegno dei propri centri di ricerca, realizza Proof of Concept utili per indirizzare e risolvere al meglio queste sfide, garantendo quella flessibilità di investimento necessaria per adattare l’offerta a ogni contesto territoriale, esigenza e innovazione tecnologica”.

Il nuovo scenario: l’hybrid IT

Ed è seguendo l’evoluzione degli ambienti IT che Panduit negli anni ha operato al fine di rinnovare la propria offerta. “La nostra società dispone di competenze e soluzioni adatte a tutte le infrastrutture IT, ‘from core to edge’. Una caratteristica, questa, che oggi ci consente di allineare costantemente la nostra value proposition a un panorama di mercato che sempre più vede l’adozione di un approccio IT ibrido da parte delle imprese. Panduit è in grado di rispondere alle esigenze operative primarie dei clienti, in termini di spazio, performance, cooling ed efficientamento energetico, indipendentemente dall’ambiente di riferimento”. Una caratteristica, quella descritta da de Bruin, funzionale per consentire a clienti e partner di restare al passo coi tempi. “Il mercato sta evolvendo e le aziende sempre più scelgono un modello IT ibrido a sostegno delle loro strategie di trasformazione; in tal senso, se in passato costruivano principalmente on-premise i propri data center, ora hanno abbastanza esperienza per individuare e scegliere quale soluzione sia capace di rispondere al meglio alle proprie esigenze. In questo momento, nel mercato vediamo l’adozione in modo selettivo di applicazioni on-premise e in ambienti cloud, insieme allo sviluppo di multi-tenant data center e di servizi di colocation. Una strategia IT ibrida, questa, che offre alle aziende flessibilità ed efficienza grazie alla combinazione di sistemi legacy, infrastrutture iperconvergenti e piattaforme software-defined funzionali a seconda delle necessità e dei risultati aziendali desiderati – ha sottolineato Granja. Il giusto mix architetturale dipende dalle esigenze specifiche di ogni organizzazione, ma dalla nostra esperienza possiamo dire con certezza che un modello IT ibrido di successo semplifica la gestione dell’infrastruttura aumentandone il valore e accelerando i tempi di adattamento a un mondo in continua evoluzione”.

From core to edge

Non solo hybrid IT, però. Tra i nuovi trend emersi sul mercato negli ultimi anni, l’edge è sicuramente uno dei più rilevanti. “L’edge rappresenta un cambiamento significativo e implica il passaggio dall’adozione di grandi data center a un mix di differenti tecnologie che portano lo storage e l’elaborazione dei dati alla periferia, in piccoli data center. Panduit, forte del portfolio costruito negli anni, è in grado di rispondere a questo nuovo scenario di mercato con le proprie soluzioni. Il tutto, senza dimenticare un tema chiave per le imprese, quello della sicurezza informatica – ha evidenziato de Bruin. I dati si muovono e dobbiamo essere sicuri che si muovano in modo sicuro: se prima erano centralizzati, in un presente segnato dallo smart working ora sono ovunque ed è necessario proteggerli in modo adeguato. In questo scenario, Panduit offre soluzioni di cablaggio in rame e in fibra volte a garantire ai clienti affidabilità, ridondanza e bassa latenza, in qualsiasi contesto e ambiente”.

Gestione e monitoraggio

Insieme agli aspetti di sicurezza e protezione dei dati, l’edge porta con sé anche nuove sfide legate al management di data center distribuiti ovunque, che devono essere gestiti da remoto in modo agevole, anche in assenza di personale IT esperto. “Per rispondere a questa esigenza, Panduit propone soluzioni architetturali che consentono ai clienti una gestione da remoto semplice ed efficace di tutti i sistemi – ha aggiunto Granja. L’edge rappresenta una grande sfida per il futuro e implica un passaggio sostanziale anche per noi produttori, chiamati ad applicare il tradizionale approccio IT a un ambiente che non è IT, in piccole infrastrutture che continuano a nascere per rispondere alla pressante necessità delle aziende di processare i dati lì dove vengono generati. Panduit è nelle condizioni di venire incontro in modo puntuale a questa richiesta e di farlo in sinergia con i partner, cui offriamo tutti gli strumenti utili per intercettare le opportunità di business che l’edge può garantire loro. La nostra strategia è quella di continuare a supportare le infrastrutture on-premise, i servizi di colocation e gli hyperscaler tramite il nostro team di strategic account, e allo stesso tempo di guidare lo sviluppo a livello globale di edge data center con i nostri local team. In linea con questa missione, abbiamo ideato differenti percorsi formativi per consentire ai partner di operare al meglio in questo nuovo scenario di mercato e di crescere insieme a noi intercettandone il valore in modo completo”.

Italia: un mercato in forte espansione

L’adozione crescente di edge data center e di un approccio hybrid IT da parte delle imprese sono due trend destinati a caratterizzare il presente e il futuro delle infrastrutture IT anche in Italia. La conferma arriva dal report “Italy Data Center Market – Investment Analysis & Growth Opportunities 2021-2026”, pubblicato da ResearchAndMarkets.com. “Secondo lo studio, il mercato italiano delle infrastrutture IT crescerà a un CAGR del 3,80% entro il 2026, grazie anche agli investimenti in sette strutture di rilievo che dovrebbero entrare in funzione nei prossimi quattro anni. Sempre entro il 2026, inoltre, più di 2,6 miliardi di dollari saranno investiti nella realizzazione di nuovi data center in tutta la penisola – ha spiegato Granja. L’IoT, l’intelligenza artificiale, il 5G e lo sviluppo delle smart city, insieme al costante aumento del numero di utenti connessi a Internet, porterà a una maggiore generazione di traffico dati. In questo scenario, il rapido sviluppo della connettività e il cloud rappresenteranno due fattori abilitanti per la crescita del settore nel Paese, insieme all’utilizzo crescente di cavi sottomarini che nei prossimi anni registrerà un importante boost per rispondere alla pressante richiesta di capacità hyperscale da parte delle aziende. In questo momento, l’Italia attrae continui investimenti da parte dei principali fornitori di servizi cloud e si caratterizza come un mercato in forte espansione anche per la nostra società”.

Il futuro è green

Negli ultimi 20 anni Panduit è cresciuta in modo significativo nel nostro Paese, registrando risultati di rilievo nell’ambito enterprise e dell’impiantistica industriale. “L’Italia è una delle più importanti country in termini di revenue per Panduit, la terza a livello europeo – ha sottolineato Granja. Il nostro obiettivo è continuare a ottenere successi, attestandoci come riferimento per i clienti anche nell’ambito della warehouse automation, del commercial real estate e dell’audio visual con il nostro portfolio Atlona”. Il tutto, mantenendo sempre il focus sul mercato data center, business che per Panduit cresce di anno in anno a double digit. “È nostra intenzione accompagnare lo sviluppo delle infrastrutture IT a livello mondiale ponendo attenzione anche agli aspetti energetici che ne caratterizzeranno l’evoluzione, tema cruciale per la nostra società e per l’Italia, Paese che come sappiamo è un passo avanti rispetto ad altre nazioni nella produzione di energie alternative – ha concluso de Bruin. Grazie ai nostri prodotti, alle competenze del nostro team e del nostro ecosistema di partner, siamo pronti a guidare la crescita del mercato data center sfruttando le potenzialità delle energie rinnovabili, in particolare di quella solare, area per la quale disponiamo di soluzioni innovative in grado di supportare il settore in chiave sostenibile, in Italia e nel mondo”.

Efficientamento energetico, sicurezza e cooling: da Panduit un’offerta sempre più ampia

“Nello sviluppo delle nostre soluzioni pensiamo sempre alle possibili esigenze di mercato che potrebbero emergere negli anni. I nostri prodotti guardano al presente ma anche al futuro e rappresentano un supporto di rilievo per aiutare i clienti a vincere le sfide in termini di performance, energy management, cooling, sicurezza e scalabilità delle infrastrutture IT”. Josè Granja e Olav de Bruin presentano così l’offerta di Panduit. La proposta della società recentemente si è ampliata con l’annuncio di nuove soluzioni: “Nuovi prodotti perfettamente in linea con la crescente adozione di un approccio IT ibrido da parte delle imprese e lo sviluppo di edge data center nel mondo, a testimonianza di come Panduit sia in grado di seguire al meglio i trend di settore”. Tra le nuove soluzioni, un posto di primo piano è sicuramente ricoperto da FlexCore ODF (Optical Distribution Frame), sistema per la distribuzione del cablaggio ottico ad accesso frontale che fornisce la protezione necessaria per le connessioni critiche. Tramite un instradamento dei cavi intuitivo, FlexCore ODF semplifica e riduce i tempi per spostamenti, aggiunte e modifiche. Il sistema può gestire fino a 3.168 fibre per frame, rendendo facile la creazione di configurazioni multiple usando solo tre blocchi modulari. “Rispetto ai tipici armadi, FlexCore ODF può ridurre l’ingombro a pavimento in un data center del 50%. Parliamo di un prodotto di valore, così come di valore per i nostri clienti è Net-Containment, sistema che consente di incrementare l’efficienza del cooling di oltre il 40%”, ha spiegato Granja illustrando le funzionalità delle nuove soluzioni di Panduit dedicate all’energy management. In questo ambito, in particolare, la società ha lanciato la nuova gamma di SmartZone PDU, Power Distribution Unit intelligenti in grado di identificare apparecchiature inefficienti e risorse sottoutilizzate. Insieme agli SmartZone UPS, le nuove SmartZone PDU sono gestibili tramite SmartZone Cloud Software, applicazione cloud-based che integra il monitoraggio dell’alimentazione e dell’ambiente con la gestione delle risorse, della connettività e l’accesso ai rack. “Soluzioni innovative e attente alla sicurezza, tema centrale per il quale mettiamo a disposizione dei clienti anche nuove soluzioni di collari serracavo, che garantiscono il contenimento dei cavi in caso di cortocircuito, e VeriSafe 2.0, sistema che riduce al minimo i rischi legati alla presenza di alimentazione nei quadri elettrici consentendo di verificare rapidamente che l’ambiente sia elettricamente sicuro”, ha concluso de Bruin. VeriSafe 2.0, in particolare, assicura automaticamente che l’intero processo di verifica sia seguito per ogni singolo test. Il tutto, con la semplice pressione di un pulsante che consente agli operatori di ottenere una sicurezza testata in applicazioni trifase e monofase nell’intervallo di tensione esteso fino a 1000 V per applicazioni CA e CC.


Vincenzo Virgilio

Giornalista pubblicista, laureato in Scienze Politiche, dal 2005 ha scritto per diverse testate e ha svolto attività di ufficio stampa e comunicazione nella pubblica amministrazio...

Office Automation è il periodico di comunicazione, edito da Soiel International in versione cartacea e on-line, dedicato ai temi dell’ICT e delle soluzioni per il digitale.


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