I casi d’uso sull’AI di WeAreProject

A un anno dal rebranding, il gruppo ha fatto il punto con clienti e partner.

A un anno circa dal suo rebranding WeAreProject ha voluto fare il punto della situazione con clienti e partner tracciando le caratteristiche peculiari di questa realtà che si definisce una “Innovation Company”.

Con più 380 milioni di euro di fatturato e oltre 7.500 clienti, che spaziano dalle realtà enterprise alle PMI con una prevalente presenza delle realtà industriali (51%) ma che vede anche la PA (28%), i servizi finanziari (16%) e le telco (5%), WeAreProject è sicuramente uno degli attori rilevanti della transizione digitale che oggi vivono le imprese del nostro Paese. Il gruppo opera complessivamente con 650 dipendenti e vanta oltre 100 partnership con i principali vendor IT. Alle aziende storiche già consolidate – Project Informatica, 3P Technologies, Ates Informatica, Converge, Personal Data, Project Adriatica, Sinthera ed Extraordy – si è da pochi giorni aggiunta anche Fasternet, acquisita da Project Informatica, società bresciana specializzata in infrastrutture di rete e cybersecurity.

Oltre a queste due competenze, che la nuova acquisizione va a rafforzare, il gruppo opera anche nelle aree: digital workplace, application & data, hybrid multicloud & networking, innovative solution e con servizi che vanno dall’advisory alla sicurezza gestita che comprende anche il security testing e l’ethical hacking. “L’innovazione digitale passa attraverso il fare esperienza diretta, per costruire un utilizzo consapevole della tecnologia. Aiutiamo i clienti a costruire il loro percorso di adozione, così facendo generiamo con loro nuove opportunità di business”, ha dichiarato Massimo Brugnoli, responsabile della business unit Digital Innovation di WeAreProject.

Nuova protagonista: l’AI

Protagonista però di questo 2023 non poteva che essere l’intelligenza artificiale che oggi attrae molta curiosità dalle aziende: “L’80% l’ha già adottata o intende adottarla a breve”, racconta Brugnoli. Ma su questa evidenza stride in modo evidente la mancanza di competenze oggi disponibili sul mercato. Ed è per questo che, secondo WeAreProject, le aziende hanno, e avranno sempre di più la stringente necessità di collaborare con partner di innovazione strutturati.

Se da un lato il rischio è stare fermi mentre il mercato si mette in moto, oltre al fatto che non è possibile progettare a priori tutti i dettagli del percorso di adozione dell’intelligenza artificiale nella propria realtà, allora: “Innovare con l’AI presuppone la scelta di costruire un’esperienza diretta della tecnologia per generare consapevolezza e stimolare i casi d’uso”, dichiara il manager.

Ed è proprio sui primi casi d’uso realizzati che oggi WeAreProject fa leva per accreditarsi come operatore in grado di generare valore in questo nuovo mondo. Di seguito alcune delle espeirenze seguite dall’azienda e raccontate durante l’incontro.

Virtual assistant in produzione

Il progetto ha riguardato la trasformazione e la digitalizzazione del processo di consuntivazione delle ore di assemblaggio all’interno della catena produttiva dell’azienda cliente, trasformazione ottenuta sviluppando un’assistente virtuale a comando vocale.

La soluzione ha permesso: una contrazione dei tempi necessari per la consuntivazione; la raccolta puntuale e precisa dei dati di produzione; ha permesso all’azienda di migliorare la qualità del processo produttivo e la produzione di report analitici su cui basare scelte strategiche.

Lo sviluppo del progetto non ha riguardato solo gli aspetti tecnologici, ma anche la definizione di bisogni e requisiti, la consulenza su come coordinare un processo di innovazione interno e l’applicazione di modelli di change management.

Sentiment analysys

Il progetto ha visto la messa in produzione di una piattaforma per la classificazione della sentiment analysis per riconoscere e comprendere lo stato d’animo e l’intento profondo degli utenti. È un’applicazione software progettata per l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) e l’apprendimento automatico.

La soluzione permette ai supervisori del cliente di predisporre gli scenari da presentare ottenendo così una classificazione e una profilazione delle conversazioni avute con il bot. Il motore alla base della piattaforma può essere utilizzato per una vasta gamma di scopi in diversi settori quali; monitoraggio del marchio, analisi delle recensioni di prodotti, supporto al cliente, monitoraggio dell’opinione pubblica, analisi dei sondaggi e altro.

Cognitive visual inspection

La qualità è da sempre un fattore critico nella produzione di qualsiasi azienda manufatturiera. Molte aziende hanno messo in atto complessi sistemi per garantire sia la qualità dei materiali in entrata nelle loro catene di produzione, sia per garantire la più alta qualità ed affidabilità dei prodotti finiti, al fine di minimizzare o eliminare i problemi derivanti da prodotti difettosi lungo tutto l’arco della catena produttiva.

WeAreProject in questo contesto ha applicato algoritmi di elaborazione delle immagini e analisi avanzate dei difetti, ottenendo i seguenti benefici: riduzione dei costi e dei tempi associati all’ispezione visiva manuale; aumento della coerenza del rilevamento dei difetti; facile espansione della libreria di immagini e algoritmi utilizzati per identificare velocemente difetti di nuovi prodotti o varianti; impiego congiunto delle competenze cognitive e umane, ottenendo la massima affidabilità dal rilevamento dei difetti.

Content creation

È stata sviluppata una piattaforma predisposta alla creazione di un archivio di contenuti per poter generare, tramite l’utilizzo di modelli LLM di AI generativa, abstract e post per i social media.

I contenuti inseriti nel sistema vengono classificati e trattati dal modello AI per agevolare ricerche, disporre di riassunti e generate testi in formato social media come ‘metalavorati’ da cui partire per il lavoro di content creation.

Il progetto rappresenta un’opportunità per migliorare il processo di creazione di contenuti tramite una soluzione innovativa ed efficace in grado di velocizzare ed efficientare il processo attuale, permettendo: risparmio di tempo operativo; supporto alla creazione di un piano editoriale e aumento della creatività degli esperti di settore.


A cura della redazione

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