Sogei e la trasformazione digitale della PA

Le strategie e i piani futuri della piattaforma digitale della PA italiana. Dopo un 2020 di impegni straordinari che hanno confermato la capacità produttiva e la continuità operativa dell’azienda, si punta su servizi sempre più semplici, modernizzazione degli asset, scalabilità e industrializzazione. Il tutto in un’ottica di Sostenibilità e di Ethical Experience.

Da oltre 40 anni Sogei è protagonista indiscussa della PA italiana e oggi conferma la sua centralità e la sua vocazione di operatore di servizi nei più importanti e strategici processi di trasformazione digitale di molte amministrazioni. Il nuovo Piano Industriale punta su semplicità e abilitazione digitale dei servizi, modernizzazione anche attraverso cloud, scalabilità e industrializzazione per permettere ai clienti istituzionali un approccio alle soluzioni sia come prodotti sia come servizi. Il tutto con una grande attenzione ai cittadini e alle imprese, che, attraverso il modello Total Experience, mette a fattor comune le capacità dell’azienda espresse nelle tante dimensioni delle experience digitali. Delle strategie e dei nuovi progetti della società parliamo con Andrea Quacivi, Amministratore Delegato di Sogei.

Qual è il ruolo di Sogei oggi all’interno del complesso processo di trasformazione digitale del Paese Italia?

Sogei è la piattaforma digitale dell’amministrazione finanziaria. Nasce 44 anni fa e oggi interviene su un ampio spettro di soggetti all’interno della PA italiana. Inizia a lavorare con clienti come il Ministero dell’Economia e Finanze, le diverse Agenzie fiscali e poi la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza che a oggi rappresentano il core principale delle sue attività.

Ci occupiamo in modo omnicomprensivo dei processi di digitalizzazione di una parte consistente delle amministrazioni dello Stato: rispetto alla spesa per investimenti in Ict annuale della PA centrale, che ammonta a circa 1,9 miliardi di euro per l’anno 2019, in questo momento non ci sono ancora numeri sul 2020, Sogei registra nel 2020 un fatturato superiore ai 600 milioni, circa un terzo.

Nel tempo Sogei ha ampliato il suo raggio d’azione collaborando anche per numerosi altri clienti della PA e fornendo supporto alle piattaforme strategiche nazionali. Per esempio: il Ministero dell’Interno per quanto riguarda l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), il Ministero di Grazia e Giustizia per le vendite immobiliari e altro. Più di recente con il Collegato Fiscale alla Legge di Bilancio 2020 siamo stati abilitati a offrire la nostra collaborazione come partner tecnologico anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Istruzione, al Ministero dell’Ambiente e all’Avvocatura Generale dello Stato.
L’ampliamento del nostro perimetro d’intervento con nuovi clienti estende le nostre capacità e conoscenze e quindi rispetto alla trasformazione digitale del Paese e della PA, il ruolo di Sogei è sicuramente centrale.

Con l’accelerazione dei servizi digitali della PA, quali iniziative ha sviluppato e sta sviluppando Sogei, anche in questo periodo molto complesso di pandemia?

Il 2020 doveva essere un anno di importanza cruciale, perché avevamo previsto di portare a termine diverse iniziative importanti del Piano Industriale 2019-2021 ‘Partnership Experience PA – pXPA’, ma invece, a causa dell’evento pandemico è stato fatto molto di più. Al lavoro ordinario si è aggiunto un importante lavoro straordinario a supporto dei clienti che ha consentito alle strutture di continuare a lavorare al meglio minimizzando i disagi e determinando una forte accelerazione verso la completa digitalizzazione nostra e dei nostri clienti.

Appena dopo quattro giorni dal primo lockdown del marzo dell’anno scorso, il 95% dei dipendenti Sogei ha potuto lavorare da casa e, per quanto riguarda i clienti, siamo arrivati a una completa virtualizzazione delle postazioni di lavoro per 40.000 dipendenti. Nei mesi successivi abbiamo sviluppato tutte le piattaforme nate per affrontare la pandemia: da aprile scorso il sistema a supporto dell’App Immuni, e poi le piattaforme per la ‘ripartenza’, come quella per i Contributi a fondo perduto per l’Agenzia delle Entrate; la recente piattaforma sostegni; la piattaforma Bonus 110% e Sisma Bonus; la Cessione dei crediti; così come a favore della Ragioneria Generale dello Stato, del Ministero della Salute e del Commissario Straordinario abbiamo abilitato nuovi servizi all’interno del sistema Tessera Sanitaria: le ricette completamente dematerializzate, la registrazione dei tamponi molecolari e rapidi e, oggi, la costruzione dei cluster vaccinali per classi di età e ambiti professionali.

Tra i tanti importanti progetti del Piano Industriale realizzati, invece, c’è stato per esempio anche il Portale della Lotteria degli scontrini, una novità importante nel panorama delle applicazioni a livello europeo. Nel 2020 abbiamo inoltre assunto 142 persone. La nostra capacità di execution è stata quindi confermata anche in un anno straordinario come il 2020 in linea con il nostro purpose: “Semplifichiamo la vita di Noi cittadini”.

Andrea Quacivi, Amministratore Delegato di Sogei

Risultati raggiunti e sfide per il prossimo triennio?

Sogei è una società in-house completamente controllata dal Mef, i nostri servizi sono disciplinati da contratti sottoscritti con i clienti e tutti i nostri prezzi sono sottoposti a controlli di congruità e benchmark da parte di AgID. Nel bilancio 2018 il valore della nostra produzione era pari a 527 milioni di euro, con un utile di 27,8 milioni; mentre nel 2020 il valore della produzione è stato di 628 milioni e l’utile di 27 milioni di euro.
L’andamento dei ricavi dà una lettura dell’aumento dei servizi erogati ai clienti e conseguentemente del nostro maggiore impegno e della nostra maggiore capacità produttiva che si traduce anche nella capacità di portare avanti un maggior numero di progetti.

Ragionando invece in termini di sfide, il nuovo Piano Industriale Triennale appena approvato lo scorso 30 marzo – denominato ‘#BetheBooster’ – traccia un’evoluzione significativa della nostra volontà di essere a supporto della trasformazione digitale dei clienti e dei loro utenti finali, ossia cittadini, imprese e istituzioni.
Il nuovo Piano Industriale 2021-2023 si sviluppa su tre obiettivi strategici: confermiamo e rafforziamo l’impegno nella digital innovation, per far evolvere le capacità e gli asset tecnologici della società a supporto dei clienti e quindi di un’infrastruttura che può essere ingaggiata per prodotto e per servizio, anche in ottica cloud, rispettando e garantendo sempre tutti i paradigmi e le sensibilità necessarie nel trattamento dei dati dei clienti.

Il secondo pilastro strategico sarà la scalabilità dei nostri servizi. Dobbiamo renderli eseguibili con rinnovate logiche di industrializzazione; avremo sempre un approccio diretto sulle soluzioni di business dei nostri clienti, ma cercheremo anche di far evolvere la nostra capacità di sviluppo verso il concetto di prodotto, mettendo a fattor comune le migliori competenze, i migliori servizi e i migliori ambiti con l’obiettivo che le nostre soluzioni siano rese disponibili nella maniera più semplice e al minor costo possibile.

Il terzo obiettivo strategico è la ‘citizen experience’, ossia soluzioni e servizi devono risultare semplici, veloci e basati sui concetti di salvaguardia dell’etica digitale e sulla sostenibilità dei processi di trasformazione digitale della PA. Questi tre obiettivi si concretizzeranno in iniziative strategiche in ambito innovazione delle soluzioni, innovazione tecnologica, corporate efficiency, people & digital experience e sostenibilità, e il Piano si tradurrà in oltre 73 nuovi progetti da portare in produzione nei prossimi tre anni. L’obiettivo per il 2024 è quello di avere una Sogei ulteriormente rafforzata e solida con un ruolo ancora più riconosciuto come abilitatore della trasformazione digitale della PA.

Qual è il ruolo di Sogei relativamente alla razionalizzazione del patrimonio Ict, al consolidamento dei data center e all’adozione progressiva del cloud da parte delle PA?

La qualità delle architetture e delle infrastrutture di Sogei forse è poco nota, ma naturalmente questa rappresenta il fulcro sul quale tutte le nostre iniziative fanno leva. Siamo Polo Strategico Nazionale ai sensi dell’articolo 64 del Codice dell’Amministrazione Digitale e il nostro ruolo, anche per quanto riguarda la componente cloud infrastrutturale, è stato riconosciuto dall’articolo 35 del Dl Semplificazioni 76/2020, dove quando si parla della capacità delle amministrazioni di rivolgersi per la migrazione verso data center evoluti, traccia sostanzialmente tre strade.

La prima è la possibilità di utilizzare i servizi erogati da un Polo Strategico Nazionale che verrà realizzato e costituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La seconda è Sogei, esplicitamente definita nell’articolo 35, comma 1 seconda parte del DL Semplificazioni citato. La terza possibilità per le PA è invece quella di rivolgersi alle offerte di cloud pubblico che vengono rese disponibili dalle centrali di acquisto a livello sia nazionale sia regionale.

Abbiamo quindi avuto una doppia indicazione, dal Cad e dal Dl Semplificazioni. Ma questo compito noi lo svolgiamo già per i nostri clienti. Di fatto siamo una struttura che lavora già oggi con le logiche cloud. Gestiamo più di 80.000 postazioni di lavoro del Mef (1.100 uffici periferici, 73.219 caselle di posta e 45.000 utenze in Vpn gestite), con il Sistema Tessera Sanitaria raggiungiamo, e quindi si aggiungono, tutti i medici, i pediatri di base e in libera scelta, tutte le aziende sanitarie e le cliniche. Le nostre reti e i nostri servizi sono disponibili a cittadini, imprese e istituzioni nel più ampio spettro possibile.

Sogei opera attraverso un data center di proprietà costituito da un Ced primario di 4.000 metri quadri e da un Ced secondario interrato di oltre 4.000 metri quadrati. Stiamo investendo molto per rafforzare le nostre infrastrutture tecniche e impiantistiche e per l’ampliamento del data center. Gestiamo circa 200 banche dati e oltre 900 servizi Ict. Solo a titolo di esempio mi piace ricordare alcuni fra i principali risultati progettuali conseguiti: 730 precompilato con 3.824.007 modelli inviati via web e 18.349.345 da Caf e intermediari, fatturazione elettronica con 5,4 milioni di fatture inviate giornalmente, monitoraggio della spesa sanitaria 612,2 milioni di documenti di spesa per i 730, Anagrafe nazionale della popolazione residente – Anpr – 94,73% di cittadini subentrati e 90,9% di comuni subentrati, Processo Tributario Telematico con oltre 145.000 depositi telematici. Siamo stati classificati per legge con la norma del 9 gennaio 2008 tramite un accordo specifico nel 2015 con il Cnaipic, ossia la Polizia postale, come ‘Infrastruttura Informatica Critica’ e nello stesso anno siamo stati riconosciuti come gestori di servizi pubblici essenziali, e quindi siamo soggetti alle norme sul diritto di sciopero. Abbiamo caratterizzazioni tecniche e di abilitazione normativa, ed essendo un soggetto che eroga servizi pubblici essenziali, abbiamo ovviamente delle attenzioni particolari rispetto a un qualsiasi operatore di mercato.

Un altro fattore importante da sottolineare è il fatto che la nostra capacità di erogare servizi dal 2015 si avvale esclusivamente di Consip quale centrale di committenza, ossia in pratica tutti i nostri acquisti sono svolti da questa società. È un rapporto consolidato sul quale lavoriamo ogni giorno per generare valore e per migliorare anche la capacità di esecuzione.

Andrea Quacivi, Amministratore Delegato di Sogei

Sogei acquista o acquisterà sul mercato attraverso Consip servizi cloud anche da operatori globali?

Con il nuovo Piano Industriale andremo sempre di più verso l’hybrid cloud e il multicloud. Sogei non è titolare dei servizi Ict nè delle banche dati che gestisce, perché titolari sono i nostri clienti. Noi siamo esclusivamente responsabili del trattamento di tutte le piattaforme, servizi e dati che ci vengono affidati. Nel tempo Sogei ha costruito un complesso di buone pratiche di alta qualità sul fronte della riservatezza relativa a dati che sono particolarmente sensibili. Oggi tutte le piattaforme e i dati vengono gestiti nel nostro data center, mentre facciamo uso di soluzioni cloud mirate disponibili come software-as-a-service.

Per il futuro stiamo lavorando con Consip per costruire degli accordi che ci consentiranno di poter sfruttare tutte le potenzialità del cloud pubblico che andrà ad aggiungersi alla nostra capacità produttiva. Non stiamo quindi ragionando in termini di sostituzione ma, come detto, il cloud sarà qualcosa in più. In maniera molto selettiva sia sulla componente infrastrutturale sia su quella di piattaforma cercheremo di attivare delle collaborazioni con il più ampio numero di fornitori possibile.

La logica con cui ci muoviamo in collaborazione con Consip è quella di instaurare sempre una relazione di partnership con i fornitori che sono al nostro fianco. Lo spending annuale delle nostre forniture è di oltre 300 milioni di euro, i fornitori sono ingaggiati sui nostri risultati e con loro lavoriamo il più profittevolmente possibile.

Questa logica varrà anche in futuro. Per i nuovi servizi che svilupperemo cercheremo di avvantaggiarci utilizzando le capacità di innovazione che i grandi Ict provider nazionali e globali possono offrirci.
Sul fronte cybersecurity, qual è oggi l’approccio di Sogei sia internamente sia nella governance condivisa con altri partner della PA italiana?

Cybersecurity e data protection sono sempre state per Sogei attività strategiche. Da sempre implementiamo modelli di organizzazione, sviluppo ed esecuzione che sostanzialmente ci consentono di essere molto solidi nelle capacità di organizzazione interna e di gestione dei presidi di sicurezza anche adottando gli standard internazionali di settore più importanti. Il nostro è un sistema di governo integrato della cybersecurity e della data protection. Recentemente abbiamo ridisegnato tutta la nostra strategia di cyberdefense all’interno del progetto di ristrutturazione di tutta la parte infrastrutturale esecutiva dell’azienda, la nostra Divisione Service and Technology Innovation Hub, componente trasversale a tutti i mercati interni e a tutti i clienti.

Per quanto riguarda la governance condivisa con altri partner della PA italiana, abbiamo implementato il modello di difesa integrato con tutte le pubbliche amministrazioni collegate. Abbiamo inoltre iniziato un percorso con la Presidenza del Consiglio dei Ministri che porterà una parte, o anche tutta Sogei, a rientrare nel Perimetro di Sicurezza Cibernetico Nazionale.

La sicurezza di Sogei è gestita direttamente da noi e negli ultimi due anni abbiamo rafforzato in modo significativo l’organico dedicato a questa attività, attuando una soluzione innovativa che ci permette di avere una doppia protezione attiva, e credo di poter dire che siamo l’unica società in Italia, e forse in Europa, ad avere una soluzione di questo tipo. Ossia ci difendiamo da soli con le nostre strutture Cert, Soc e Noc, ma su questo fronte abbiamo anche una partnership importante con Leonardo. Utilizziamo quindi un doppio sistema di copertura, ombrello, il nostro e il loro. Questo per dare più ampia garanzia possibile ai nostri clienti, e attraverso di loro a tutti i cittadini, nell’essere sempre attivi su un segmento che rimarrà sempre molto critico.

Il Recovery Plan vede nel digitale una delle principali leve del cambiamento e della modernizzazione della società italiana nella sua interezza. In che modo Sogei sarà coinvolta in questa importante partita?

Il lavoro del Governo su questo tema è molto significativo e noi lo vediamo da dentro. Siamo coinvolti in maniera sia strutturale che funzionale. Nel primo caso stiamo supportando il Mef e la Ragioneria Generale dello Stato come digital provider per l’attuazione del Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – e quindi stiamo realizzando il sistema informativo nazionale unico per la gestione, il monitoraggio, il controllo e la rendicontazione delle iniziative di investimento pubblico, e in particolare di coesione.

Il secondo aspetto funzionale dipenderà naturalmente dagli ambiti progettuali dei nostri clienti. Siamo nella fase di presentazione del Pnrr, sicuramente le Amministrazioni che si avvalgono di Sogei una volta sviluppata la loro capacità progettuale andranno in execution con noi. Relativamente al tema del Polo Strategico Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il cloud infrastrutturale, ancora non sappiamo se, e in che modo, saremo coinvolti.

Considero il PNRR un punto di svolta, un cambio di passo all’altezza della sfida in atto, una sfida che segnerà il futuro dell’Italia. Occorre grande lungimiranza per attuare le riforme e gli investimenti previsti: dalla giustizia civile alla pubblica amministrazione, dalla finanza pubblica e al fisco, fino all’innovazione tecnologica e all’economia verde. È l’opportunità di riprendere un significativo percorso di crescita economica sostenibile e duraturo.

Sogei è una società che opera sul modello dell’in-house providing con una profonda conoscenza dei processi della PA e del quadro normativo di riferimento. In questo scenario quali sono i requisiti di Sogei che portano valore alle PA?

Siamo una realtà unica in Italia e in Europa. La diversità di Sogei rispetto a tante altre esperienze si spiega con il fatto che essendo al fianco delle nostre amministrazioni clienti, riusciamo a esprimere al meglio le nostre capacità realizzando soluzioni peculiari. La nostra lunga storia ci porta a essere anche dei profondi conoscitori dei domini tecnico-normativi nei quali operiamo, così come conosciamo molto bene le banche dati che gestiamo e, naturalmente le piattaforme e i servizi che realizziamo.

Nelle nostre soluzioni portiamo quindi competenze Ict e di dominio, ossia come una determinata norma è stata tradotta in una piattaforma. Vantiamo quindi capacità e know-how unici e molto importanti che rappresentano un valore molto concreto per i nostri clienti. Si tratta di una attività di consulenza che viene svolta con un forte spirito di servizio che ci consente di fornire suggerimenti sul miglior utilizzo e incrocio delle diverse banche dati, nel rispetto assoluto di ogni cliente in un rapporto fondato su collaborazione e fiducia.

E proprio nell’ambito della nuova collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, mi riferisco in particolare all’Anagrafe dello studente e all’Hub Scuola, emergeranno utili suggerimenti per sviluppare e/o migliorare l’interazione con le banche dati di altre amministrazioni. La nostra capacità distintiva di profonda conoscenza della tecnologia, dei domini e delle migliori esperienze ci consente di svolgere, se richiesto, il ruolo di integratore di sistema, con uno sguardo rivolto anche oltre il perimetro dei nostri clienti istituzionali.

Qual è il posizionamento di Sogei rispetto ai temi della sostenibilità e come evolverà tale posizionamento nei prossimi anni?

Da diversi anni siamo vicini ai temi della sostenibilità. Circa un decennio fa abbiamo introdotto in Sogei la Corporate Social Responsabilty. La nostra esperienza di attenzione all’ambiente è anche evoluta in un percorso più strutturato: da due anni realizziamo il Report integrato nel quale confluiscono la Relazione sulla gestione e il Report di sostenibilità. E anche questa parte del bilancio dedicata alla sostenibilità viene certificata dalla società di revisione al pari di tutte le altre parti civilistiche. Abbiamo quindi fatto nostri anche i 17 ‘SDGs – Sustainable Development Goals/ Obiettivi di Sviluppo Sostenibile’ che rappresentano la parte centrale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che ci consentono di misurare, monitorare e verificare nel tempo la coerenza della strategia di sostenibilità di Sogei con le politiche tracciate nel piano industriale.

Vogliamo inoltre certificare Sogei come società B-corp, un modello di impresa che identifica quelle aziende che si impegnano a rispettare determinati standard di performance, trasparenza e responsabilità e che operano in modo tale da ottimizzare il loro impatto positivo verso i clienti, i dipendenti, le comunità nelle quali operano e l’ambiente. Questo percorso, in completo allineamento con il nostro modello interno di Total Experience, sarà concluso probabilmente entro il 2022 e ci consentirà di valorizzare al meglio il nostro paradigma che non è certamente quello di essere un’azienda profit.

Cosa intendete per Total Experience?

È una visione che intende mettere a fattor comune le nostre capacità di ascolto e di realizzazione nelle quattro dimensioni che oggi caratterizzano le esperienze digitali di Sogei. Prima di tutto quelle verso i clienti e i cittadini, poi quelle dei dipendenti, ma anche l’usabilità di piattaforme e servizi che eroghiamo e che dipendono dalla progettazione grafica, dalla progettazione dell’interazione e del contenuto del prodotto, sia scritto che visivo; e, infine, la multiesperienza realizzata su una varietà di touchpoint digitali (per esempio web, app mobili, chatbot, realtà aumentata/realtà virtuale, dispositivi indossabili…) utilizzando una combinazione di modalità di interazione (per esempio tocco, voce, visione, gesti) a supporto di user journey coerenti e senza soluzione di continuità.

Le quattro dimensioni della Total Experience – Customer/Citizen experience, Employee experience, User experience, Multi experience – ci portano poi a una quinta dimensione che è l’Ethical Experience, per fare in modo che la nostra capacità di realizzare servizi risponda anche a requisiti etici importanti. A tal proposito stiamo costruendo con Padre Benanti, professore e teologo presso la Pontificia Università Gregoriana, il nostro modello etico.

Può fare un esempio di un’iniziativa presa nell’ambito del progetto Total Experience?

Come già detto noi puntiamo da tempo sul fatto che i nostri servizi risultino efficaci, ma al contempo utilizzabili nel modo più semplice che si possa immaginare. Nel 2020 abbiamo investito creando da zero una divisione interna di customer experience management. Abbiamo assunto delle persone che oggi sono inserite in tutti i nuovi progetti di sviluppo per fare in modo che ogni nuova piattaforma nasca dalla collaborazione, dal co-design, dall’ascolto di tutti le parti interessate coinvolte, a iniziare dai clienti.

La piattaforma della Lotteria degli scontrini, per esempio, è nata attraverso diverse sessioni di design thinking che hanno coinvolto le persone dell’amministrazione nostra cliente, i gestori delle lotterie, ma anche singoli cittadini. Tutta questa esperienza fatta, mi lasci dire dal produttore all’utilizzatore finale, è stata trasferita nella piattaforma oggi in produzione.

Sul fronte dell’employee experience, che per noi significa la cura attraverso la loro soddisfazione del vero valore dell’azienda, ossia i nostri dipendenti, facciamo molto in termini di formazione, cultura, abilitazione, utilizzando strumenti innovativi e nuovi modelli di collaborazione e di sviluppo. Durante la pandemia, per esempio, in una settimana abbiamo portato tutta l’organizzazione a lavorare su piattaforme innovative di collaboration dove sono state replicate la collaborazione comunicativa, quella di esperienza e quella organizzativa che prima dei lockdown si vivevano all’interno dell’azienda nel contatto quotidiano tra le persone.

Nelle vostre iniziative di miglioramento avete modo di confrontarvi con esperienze simili alla vostra?

Come già detto è difficile trovare una società paragonabile a Sogei in tutta Europa, ma detto questo la ricerca del confronto anche con entità non pubbliche che si occupano di erogare in modo massivo piattaforme e servizi Ict è per noi un importante arricchimento. Lo scorso anno Gartner ha scelto Sogei per partecipare al Digital Execution Scorecard. Siamo una delle poche società pubbliche in Europa a far parte di questa rilevazione e per noi di Sogei questo rappresenta un doppio valore.

Da un lato è il riconoscimento di aver concorso, grazie alla nostra capacità industriale, a un benchmark di riferimento utile anche per altri soggetti. Ma dall’altro, allo stesso tempo, anche noi traiamo il vantaggio nel confrontarci con le best practice non solo del settore pubblico, ma anche con altre imprese più prossime alla nostra, come per esempio le banche. I gap che emergeranno da questi confronti, è mia intenzione, verranno fissati come obiettivi dei dirigenti e saranno legati alla parte variabile della loro remunerazione.


Ruggero Vota

Con una solida formazione informatica e dopo un’esperienza triennale in software house, nel 1986 inizia l’attività giornalistica su riviste del settore ICT, mensili e settimanali. Dal 2012 è Caporedattore delle riviste ICT di Soi...

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