Riverbed rivela le difficoltà che influiscono sul potenziale dell’AI

La Riverbed Global AI & Digital Experience Survey ha raccolto opinioni sull’intelligenza artificiale, dati sulla curva di implementazione, informazioni sulle sfide e indicazioni sulle migliori strategie per il successo.

Riverbed ha pubblicato i risultati della Riverbed Global AI & Digital Experience Survey. Il rapporto ha rilevato come le imprese si trovino a un punto di svolta nell’accelerare l’adozione dell’AI. Nonostante l’alto ottimismo, la Survey mette in luce questa realtà: mentre il 94% degli intervistati afferma che l’AI è una priorità per i vertici aziendali e il 91% riconosce che offre vantaggi competitivi, solo il 37% è, al momento, preparato a implementare progetti di AI, poiché le organizzazioni stanno affrontando diverse sfide che vanno dalla qualità dei dati ai temi di scalabilità, che influenzano le capacità di sfruttare i benefici derivanti dall’adozione dell’AI. Tuttavia, nei prossimi tre anni si prevede una rapida espansione, con le imprese che cercheranno approcci e metodologie efficaci per l’AI e, entro il 2027, l’86% dei leader si aspetta che la propria organizzazione sarà pronta a implementare strategie e progetti di AI.

Durante lo stesso periodo, si prevede che l’AI maturerà e diventerà un motore di crescita. Se oggi il 54% dei leader afferma che il motivo principale per utilizzare l’AI è migliorare l’efficienza operativa rispetto alla crescita (46%), queste percentuali si invertiranno nel 2027, con il 58% delle organizzazioni che ritiene che l’AI sarà principalmente un motore di crescita rispetto all’efficienza (42%). Anche la fiducia nell’AI è in crescita: i leader affermano che preferirebbero utilizzare l’AI per automatizzare un importante aggiornamento IT (61%) piuttosto che sedersi nel sedile posteriore di un’auto senza conducente in città (39%).

“L’AI è una priorità per i leader IT, poiché può offrire enormi benefici per le operazioni IT e trasformare i settori e il modo di lavorare”, ha dichiarato Jim Gargan, chief marketing officer di Riverbed. “Nonostante l’entusiasmo, la Survey ha rivelato diversi gap che le organizzazioni devono superare per sfruttare tutti i benefici dell’AI. Ciò che i leader vogliono è passare dal semplice hype a un’AI concreta che funzioni e offra risultati misurabili. In Riverbed, offriamo ai clienti un approccio pratico all’AI che consente di sviluppare una strategia integrata per ottimizzare la digital experience e migliorare i processi IT. L’AI di Riverbed è sicura, protetta e accurata, e affrontiamo le sfide più urgenti delle aziende: fornire automazione AI che funzioni su larga scala, colmare il gap dei dati con un’osservabilità completa su tutta l’infrastruttura IT utilizzando dati reali e offrire soluzioni di accelerazione che supportino gli investimenti in AI trasferendo i dati ovunque, rapidamente”,

Con l’AI pronta a trasformare le organizzazioni di tutto il mondo, la Survey ha rivelato un forte entusiasmo tra i vertici aziendali, i dipendenti più giovani e le organizzazioni in genere. Oggi, il 66% dei leader afferma che l’AI è una priorità chiave per la propria impresa, e un altro 33% afferma che è moderatamente importante. Il 94% concorda sul fatto che l’AI li aiuterà a offrire una migliore digital experience agli utenti finali. Il 59% indica che il sentiment sull’AI all’interno dell’organizzazione è positivo, il 37% è neutrale e solo il 4% è scettico.

Alla domanda su quale generazione si senta più a suo agio con l’AI in ufficio, i leader hanno riferito la Gen Z (52%), seguita dai Millennials (39%), dalla Gen X (8%) e dai Baby Boomers (1%). Tuttavia, negli Stati Uniti, i Millennials sono visti come nativi dell’AI (47% contro il 40% della Gen Z).

La Survey ha anche rilevato che la maggior parte delle imprese ha superato le fasi di valutazione e sperimentazione dell’AI e oggi il 65% sta accelerando le proprie strategie in materia con investimenti crescenti in infrastrutture e talenti; un altro 23% è nella fase trasformativa finale in cui l’AI è completamente integrata nei processi aziendali.

La digital experience e i processi IT migliorati con l’AI

La Global Digital Employee Experience (DEX) Survey di Riverbed del 2023 aveva già evidenziato che la DEX è un obiettivo cruciale per le imprese, specialmente con le aspettative digitali sempre più elevate dei dipendenti Gen Z e Millennial, che rappresentano circa la metà della forza lavoro globale. Nella Survey di quest’anno, le aziende hanno riconosciuto il ruolo che l’AI svolge nella DEX, poiché l’86% dei leader ha concordato sul fatto che l’automazione AI è importante per migliorare l’efficienza IT e offrire una migliore digital experience agli utenti. Gli intervistati hanno classificato i primi cinque modi in cui si aspettano di utilizzare l’AI nei processi IT per migliorare la DEX nei prossimi tre anni, tra cui: automazione dei workflow (72%), automazione delle soluzioni (69%), supporto continuo 24/7 come chatbot (63%), data-driven insight (59%) e analisi del feedback (57%). I leader hanno anche affermato di aspettarsi numerosi vantaggi dall’uso dell’AI nelle operazioni IT, tra cui una maggiore efficienza operativa e produttività, tempi di risposta più rapidi del service desk IT, aumento delle entrate e una migliore digital experience per i dipendenti.

Tutti i leader intervistati pensano di utilizzare, testare o iniziare a esplorare l’AI generativa (il tipo di AI più atteso) per i processi IT nei prossimi 12-18 mesi. Attualmente, solo il 34% delle imprese ha già implementato casi d’uso di Gen AI o ha completato prototipi che prevede di mettere in produzione. Nei prossimi 12-18 mesi, questa percentuale raddoppierà quasi, arrivando al 67%, con il resto delle organizzazioni nella fase di ideazione.

Nonostante il grande entusiasmo la ricerca ha identificato tre gap che le organizzazioni devono superare per garantire che l’adozione dell’AI porti benefici e successo aziendale.

Il Reality Gap. La maggioranza degli intervistati (82%) crede di essere avanti rispetto ai concorrenti (incluso il 30% in modo significativo) quando si tratta di adozione dell’AI per i servizi IT e per la DEX, e solo il 5% afferma di essere leggermente indietro. Questo gap tra percezione e realtà indica che molti leader sono troppo fiduciosi riguardo al punto in cui si trovano nel percorso verso l’AI rispetto ai concorrenti del settore.

Il Readiness Gap. Come indicato precedentemente, esiste un gap di preparazione poiché solo il 37% dei leader afferma che a oggi la propria organizzazione è pienamente preparata a implementare progetti di AI. Inoltre, il 72% afferma che con l’AI ancora in fase di maturazione, è difficile implementare un’AI efficace e scalabile.

Il Data Gap. Quasi tutti i leader (85%) confermano che i dati sono cruciali per l’AI. Tuttavia, tra gli intervistati, il 69% è preoccupato per l’efficacia dei dati della propria organizzazione per l’uso dell’AI, e solo quattro su dieci valutano i propri dati come eccellenti per completezza (43%) e accuratezza (40%), con il 42% che afferma che la qualità dei dati è un ostacolo a ulteriori investimenti in AI. Inoltre il 76% dei leader intervistati sono preoccupati che i propri dati siano accessibili al pubblico.

Le imprese stanno cercando di superare le sfide e promuovere strategie di successo che producano risultati tangibili, considerando che il 57% ha formato team dedicati all’AI e il 45% team di osservabilità e/o user experience.

In merito ai dati, la maggioranza dei leader (86%) afferma che l’utilizzo di dati reali, piuttosto che di dati sintetici, è cruciale per le iniziative di AI finalizzate a ottimizzare la DEX. Inoltre, l’84% concorda sul fatto che l’osservabilità su tutti gli elementi dell’IT è importante in una strategia AIOps, e almeno l’82% afferma che l’osservabilità per superare i punti ciechi della rete – inclusi il cloud pubblico, gli ambienti di lavoro remoto, le architetture Zero Trust e i dispositivi mobili di proprietà dell’impresa – è estremamente o moderatamente importante.

La Survey ha anche rilevato diverse correlazioni tra l’adozione di successo dell’AI da parte delle organizzazioni ad alte prestazioni (con una crescita dei ricavi del 10,5% o superiore) rispetto alle organizzazioni a basse prestazioni (ricavi stazionari o in calo).

Le imprese ad alte prestazioni danno priorità all’AI, con il 74% che la considera una priorità strategica chiave (e il 26% moderatamente importante) rispetto al 56% delle organizzazioni a basse prestazioni. Il 67% delle organizzazioni ad alte prestazioni sta già sfruttando l’AI per migliorare la DEX contro il 45% delle organizzazioni a basse prestazioni. Il 63% delle organizzazioni ad alte prestazioni fornisce una formazione estesa sull’AI rispetto al 41% delle organizzazioni a basse prestazioni.

La Riverbed Global AI & Digital Experience Survey ha intervistato 1.200 responsabili IT, di imprese e del settore pubblico in sette paesi e sette settori, tutti con oltre 250 milioni di dollari di fatturato annuo (oltre 500 milioni negli Stati Uniti, Regno Unito e Francia), fornendo una fotografia di come le aziende stiano adottando l’AI. I settori inclusi sono manifatturiero, servizi finanziari, vendita al dettaglio, governo/settore pubblico, provider di servizi sanitari, energia e servizi, e trasporti e compagnie aeree.


A cura della redazione

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