Altea Federation fa ‘Coding nelle Scuole’ con Informatici Senza Frontiere

La collaborazione di Altea Federation con Informatici Senza Frontiere entra nel vivo del progetto ‘Coding nelle Scuole’ coinvolgendo gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Don Gnocchi di Arese (Milano).

La collaborazione di Altea Federation con Informatici Senza Frontiere entra nel vivo del progetto 'Coding nelle Scuole’ coinvolgendo gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Don Gnocchi di Arese (Milano). Una trentina di insegnanti, frequentanti 20 ore di lezione on line: obiettivo ridurre il digital gap esistente, iniziando con un percorso di introduzione e applicazione del software di programmazione Scratch 3.0, linguaggio visuale potentissimo, sviluppato presso il Media Lab del MIT (Massachusetts Institute of Technology), “Lifelong Kindergarten Group”.

Il contesto

Negli ultimi vent’anni, le tecnologie della comunicazione e dell’informazione si sono sviluppate esponenzialmente. In precedenza, non si era mai assistito a una tale disruption per l’adozione di una tecnologia e tutto ciò porta oggi a un ritardo significativo nella disponibilità di competenze necessarie a soddisfare la domanda di lavoro. Ridurre questo digital gap ha e avrà una ricaduta positiva sull’occupazione giovanile e sulla capacità di innovazione delle imprese del territorio. In Italia, la maggior parte degli studenti sceglie di specializzarsi in discipline umanistiche, nonostante le richieste di personale con competenze tecnico-scientifiche siano in costante aumento. Un rapporto di Unioncamere indica una difficoltà estesa nel reperimento di lavoratori con competenze STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) da parte delle aziende. Negli ultimi anni si sta però assistendo a un’ulteriore evoluzione dei profili ricercati. “Non più solo STEM, ma STEAM, dove la ‘A’ amplia la sfera puramente scientifica, includendo discipline artistico-umanistiche, a favore di una professionalità più completa e trasversale. Una sintesi perfetta di conoscenze tecniche, unite a creatività, intuito e a un approccio multidisciplinare: questo è ciò che maggiormente ricerchiamo in Altea Federation – ha commentato Andrea Ruscica, President & Strategy Lead. Avvicinare da subito i giovani a queste abilità sempre più richieste consente non solo di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro, ma anche di ridurre il digital gap esistente. Ecco perché aiutiamo Informatici Senza Frontiere, un reale valore aggiunto nella diffusione di competenze digitali nel nostro Paese e non solo, fondamentali per far crescere e investire nei talenti del futuro”. Numerosi studi socio-pedagogici indicano come l’apprendimento della ‘programmazione’ in età fra gli 8/16 anni sia uno strumento efficace per ridurre il digital gap e la ‘diffidenza’ verso le materie scientifiche. Da una parte, aiuta a demolire pregiudizi (”l’informatica è difficile!”) e stereotipi (”l’informatica non è cosa per ragazze!”). Dall’altra, avvicina gli studenti al pensiero computazionale, per sviluppare una mentalità analitica e un approccio sistematico alla risoluzione dei problemi, imparando a lavorare in modo collaborativo e sviluppando la creatività. “Le tematiche legate alla responsabilità sociale d’impresa sono e devono essere direttamente legate al contesto socio-economico nel quale le aziende operano. Spesso ci si dimentica che un futuro sostenibile è un futuro nel quale le giovani generazioni siano in grado di mettere a frutto i propri talenti nelle modalità che il mercato del lavoro richiede. Pensare e lavorare per il futuro: questo vuol dire fare sostenibilità – ha spiegato Marco Magaraggia, Co-Founder, Public Tender & Funding Director di Altea Federation e responsabile del team Sostenibilità.

Il progetto ‘Coding nelle Scuole – Insegnare ad insegnare Scratch’

Il progetto di Informatici Senza Frontiere ‘Coding nelle Scuole’ prevede un corso di programmazione per insegnanti delle Scuole Primarie e Secondarie di 1° grado. Un percorso formativo completo, progettato ed erogato da esperti informatici ISF, che arricchiscono la teoria con esempi svolti collegialmente durante le lezioni, nonché esercizi da completare ‘a casa’. La scuola e gli insegnanti si impegnano poi a restituire l’insegnamento nei confronti degli alunni nel corso dello stesso anno scolastico, eventualmente assistiti da tutor ISF. “Con ‘Coding nelle Scuole’ si innesca un meccanismo virtuoso che progressivamente allarga la comunità di docenti votati alla programmazione e al pensiero computazionale, e di conseguenza accresce il numero di ragazzi raggiunti (circa 5.000 negli ultimi due anni scolastici, nonostante la pandemia)”, ha sottolineato Pierlorenzo Castrovinci, Coordinatore Regionale per la Lombardia di Informatici Senza Frontiere. Il programma di formazione con gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Don Gnocchi di Arese terminerà nel mese di marzo. Al termine dell’anno scolastico sarà organizzata una giornata di presentazione dei lavori svolti dagli alunni delle classi coinvolte nei laboratori avviati dagli stessi insegnanti; un momento di presentazione e premiazione dei migliori prototipi, che saranno giudicati per innovazione e creatività.


A cura della redazione

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